Come costruire una casa antisismica

Il territorio italiano è naturalmente sismico, quindi è fondamentale progettare abitazioni che possano sopportare il rischio di terremoti.

In questo articolo vi spieghiamo come sia possibile creare delle abitazioni antisismiche.

Il territorio italiano e la classificazione sismica

  Il territorio italiano è stato suddiviso in 4 aree sismiche in base alla probabilità di terremoto         <ul><li> <strong>zona 1</strong>: in questa zona sono possibili terremoti fortissimi, quindi si tratta della zona più pericolosa </li>     <li><strong>zona 2</strong>: è la zona in cui possono verificarsi terremoti forti </li>     <li><strong>zona 3</strong>: qui i terremoti possono verificarsi ma quelli forti sono piuttosto rari </li>     <li><strong>zona 4</strong>: questa è la zona meno pericolosa, perché è raro ci sia un sisma     </li></ul>                  Nel 2008, il decreto ministeriale 14 gennaio 2008 ha inoltre introdotto le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) che indicano:                      <ul>  <li>come deve essere progettata una casa antisismica</li>  <li>come deve essere operativamente costruita l’abitazione</li>            <li>come deve essere eseguito il collaudo</li></ul>    <h2>I materiali per costruire una casa antisismica</h2>  Il materiale oggi considerato migliore per la costruzione di un’abitazione antisismica è il <strong>calcestruzzo armato</strong>, normale o precompresso: si tratta di cemento che contiene all’interno barre di acciaio al carbonio (armatura), sagomate e interconnesse fra loro in modo da resistere alle vibrazioni.<br> La scelta del calcestruzzo precompresso rende ancora più resistente l’edificio, perché questo materiale viene sottoposto preventivamente a sforzi di tensione e di pressione.<br> I bulloni e i chiodi per la saldatura di travi e pilastri devono essere conformi alle normative europee UNI EN ISO. Le barre, infine, che possono essere di acciaio al carbonio inossidabile o con rivestimento speciale, devono avere un diametro minimo di 5 mm.<br> <br> <h3>Progettazione</h3>   L'edificio antisismico deve poter resistere a torsioni, flessioni, deformazioni, tagli, vibrazioni, fessurazioni, tensioni, corrosioni. La pianta deve essere progettata simmetrica rispetto alle due direzioni ortogonali, in relazione alla distribuzione di masse e rigidezze: questo metodo la rende più resistente.  Il metodo costruttivo "a scatola"   Il metodo di costruzione migliore risulta quello “scatolare”: le parti dell’immobile devono essere molto salde e strettamente collegate tra loro, perché in questo modo la struttura resiste alle forze del sisma che si muovo in ogni direzione.<br> In alternativa si può costruire un edificio separandolo dalle fondamenta per consentire il suo scorrimento e non il suo crollo durante il terremoto.<br> <br> <h3>Muri, tetti e travi</h3> I muri portanti dell’abitazione devono avere uno spessore minimo di 15 cm e uno massimo di 50 cm.<br> Per i tetti si deve scegliere la soluzione a capriata, come nelle chiese gotiche, cioè con una struttura portante triangolare.<br> I tetti spingenti, invece, vanno assolutamente evitati, perché portano le travi a spingere contro i muri, che possono quindi cedere più facilmente. Il rapporto fra travi e pilastri deve essere perfettamente equilibrato, inoltre la loro messa in posa deve essere contemporanea per evitare la creazione di "giunti" che rendono meno stabile l’edificio.<br> L'altezza dell’immobile deve essere limitata in relazione alla classificazione sismica del territorio: le case che ricadono in zona 1, per esempio, non devono superare i due piani di altezza se in muratura ordinaria e i tre piani se in muratura armata.<br> <br>   <h2> Bioplus A+ e un esempio di casa antisismica</h2> BioPLUS A+ è il sistema costruttivo antisismico di Paver conforme d.m. del 14/01/2008.<br>  Si tratta di un sistema certificato, composto da blocchi a cassero in calcestruzzo alleggerito di argilla espansa LECA e inserto isolante ad elevata densità. <br> È stato sottoposto a prove sperimentali antisismiche presso Eucentre ed è stato approvato dal consiglio superiore LLPP in data 10-02-2011.<br> <br> BiopluS A+ garantisce:     <ul><li> incastri verticali ed orizzontali con posa facilitata e maggior garanzia di tenuta in fase di getto</li>   <li>distribuzione del calcestruzzo all’interno della parete in modo non puntiforme con la formazione di diagonali resistenti all’interno del setto</li>     <li> doppio alloggio di forma U per ospitare l’armatura orizzontale, agevolando la fase del posizionamento dei ferri</li>       <li>muratura a posa unica, a secco senza bisogno di malta.</li></ul>