Porcilaie

Struttura di una porcilaia moderna con pareti in mattoni e tetto spiovente, dotata di silos e prese d'aria sulla copertura.

Da oltre trent’anni le porcilaie prefabbricate Paver sono apprezzate da allevatori e tecnici. Paver significa esperienza, funzionalità, durata e versatilità, per realizzare ogni possibile tipologia strutturale e rispettare le esigenze specifiche di ogni azienda zootecnica.
Porcilaie progettate per massimizzare le performances produttive rispettando il benessere del suino.

La porcilaia, come tutte le strutture zootecniche, è destinata a durare a lungo e l’impossibilità di adeguarla, nel tempo, alle esigenze delle nuove tecnologie può trasformarla spesso in un pesante limite al miglioramento dei risultati economici dell’allevamento.

Le caratteristiche di una porcilaia condizionano la qualità dell’aria e del microclima interno, sempre più importanti per assicurare le condizioni di benessere indispensabili per allevare con successo i “nuovi” animali (altamente produttivi, ma relativamente meno “rustici” di quelli di un tempo) che il miglioramento genetico ci ha messo a disposizione.

Le porcilaie PaverAgri sono state pensate per garantire ottime prestazioni in relazione al microclima, alla durabilità dei materiali, alla resistenza agli ambienti aggressivi, alle esigenze di compatibilità ambientale e, non ultimo, all’inserimento nel paesaggio e alla razionalità gestionale .

Il sistema PN messo a punto dallo staff di tecnici e consulenti di PaverAgri, è stato progettato espressamente per rispondere da un lato alle esigenze di un allevamento moderno e dall’altro, per consentire un’economica e razionale realizzazione della porcilaia.

Gli aspetti qualificanti del sistema sono:

  1. La possibilità di realizzare, con numerose variazioni dimensionali, porcilaie sia per le fasi riproduttive che di accrescimento ed ingrasso;
  2. La notevole velocità d’esecuzione che consente di realizzare una porcilaia di 1.000 m2 in soli due giorni;
  3. La realizzazione di pareti autostabili a taglio termico che non necessitano di fondazioni;
  4. L’elevato livello di coibentazione in ogni sua parte (K=0,43 w/m2C) unitamente alla notevole capacità termica della struttura, assicura le migliori condizioni ambientali sia estive sia invernali e il massimo risparmio energetico. Coibentare infatti non è solo inserire uno strato isolante nella struttura, ma assicurarne la continuità, evitando ogni possibile “ponte termico”, e la stabilità nel tempo, impiegando materiali opportuni. La parete BIOCLIMA, grazie alla particolare tecnologia costruttiva che sfrutta l’azione di collegamento di speciali “forchette” in acciaio inox, ed all’impiego di polistirene estruso ad alta densità a cellule chiuse, risponde pienamente a queste esigenze
  5. L’impermeabilizzazione e la coibentazione della copertura sono assicurate da uno speciale “pacchetto” appositamente studiato per ottimizzarne l’efficienza. Questo, costituito da speciali pannelli presagomati in polistirene e dal manto di tegole in cemento consente la ventilazione dello spazio sottotegola con importanti vantaggi sia nei periodi climatici freddi sia caldi. Nella stagione invernale si ha l’eliminazione del vapore acqueo che si accumula nello spazio sottotegola con rischio di condensa e l’asciugatura di eventuali infiltrazioni d’acqua dovute a precipitazioni eccezionali. Nella stagione estiva si ha la sensibile riduzione del flusso di calore che entra nel ricovero dalla copertura.
  6. La possibilità di adottare con efficacia sia la ventilazione forzata sia naturale, grazie alla notevole pendenza del tetto pari al 30%-40% circa.
Vista panoramica di una grande porcilaia con numerosi recinti in cemento e pavimenti grigliati, progettati per la gestione efficiente degli allevamenti suini. Il tetto in tegole rosse è dotato di camini di aerazione. Sullo sfondo, si notano grandi silos e strutture per la gestione dell'azienda agricola.

LA RACCOLTA DELLE DEIEZIONI

La “gestione” delle deiezioni zootecniche nel ricovero è strettamente correlata con la qualità dell’ambiente interno soprattutto quando si è in presenza di soluzioni che prevedono il pavimento fessurato. E’ evidente, infatti, che la presenza dei liquami all’interno del ricovero induce la diffusione nell’ambiente dei gas che si sviluppano dai processi fermentativi. PAVER ha messo a punto il sistema GOL Gas and Odour per la raccolta e il rapido allontanamento delle deiezioni che riduce drasticamente l’emissione di gas e odori, minimizzando l’impatto ambientale.

Questo è un aspetto di grande importanza con risvolti positivi sia dal punto di vista igienico-sanitario sia nei confronti dell’ambiente circostante e della qualità dell’aria; rientra infatti tra le BAT (best available techniques) secondo la direttiva IPPC (integrated pollution prevention and control) recepita dal D.Lgs. 18 Febbraio 2005, n. 59.

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